La Puglia, è rinomata per i suoi paesaggi pittoreschi, i siti storici , la cultura vivace, le viste mozzafiato sulla costa lungo i mari Adriatico e Ionio, le spiagge incontaminate e le acque cristalline. La Puglia è famosa anche per “i trulli di Alberobello“, un sito patrimonio mondiale dell’UNESCO e per l’architettura barocca di Lecce, spesso definita la “Firenze del Sud”.
Ricca di storia, la Puglia offre numerosi siti archeologici e antiche rovine, tra cui i castelli medievali di Bari. I vivaci festival della regione, come la Festa di San Nicola a Bari e la Notte della Taranta, celebrano le tradizioni pugliesi con musica, danza e artigianato locale.
Con il suo clima caldo, la gente amichevole e le diverse attrazioni, la Puglia è una destinazione perfetta per i viaggiatori che cercano sia relax che avventura con o senza bambini. Che si tratti di esplorare città affascinanti, assaporare una cucina deliziosa o godersi la bellezza naturale, la Puglia promette un’esperienza indimenticabile. Leggete il nostro articolo e cominciate ad innamorarvi di questa regione partendo da 5 località per noi emozionanti.
Ecco le località che abbiamo visitato durante la nostra piccola vacanza itinerante in Puglia e…..
Per gestire al meglio il nostro mini tour, abbiamo scelto un piccolo appartamento a Conversano come nostra base. Conversano, è una pittoresca cittadina situata a poca distanza dalle località principali che siamo andati a visitare. E’ conosciuta per il suo ricco patrimonio storico e culturale e è dominata dal maestoso Castello Aragonese. Ha un centro storico ben conservato, caratterizzato da strette stradine medievali, chiese antiche e palazzi signorili.
Tra le sue attrazioni principali, troviamo la Cattedrale di Santa Maria Assunta e il Monastero di San Benedetto. La città è circondata da uliveti e vigneti e offre un’atmosfera tranquilla, ideale per chi ama storia, arte e bellezza del paesaggio pugliese.
E per i bambini???
A Conversano ci sono numerosi spazi verdi:
“Villa Garibaldi“, collocata sul punto più alto della città, oltre ad essere un ottimo punto panoramico, è il luogo preferito dei bambini e degli anziani.
“Baby Park“,un parco giochi immerso nella natura recentemente ristrutturato.
“Parco della Rimembranza“, che ospita il monumento dedicato ai Caduti.
“Parco Pineta“, con numerosi giochi per bambini.
e molti altri spazi verdi sparsi per la città.
Ma se i bimbi avessero voglia di qualcosa di dolce???
A Conversano ci sono buonissime gelaterie ma una in particolare ha attirato le nostre papille gustative e quelle della nostra piccola esploratrice: “Il Caffè dell’incontro”.
La struttura dove abbiamo soggiornato si chiama “Fiori catene tra le torri”: un appartamento spazioso e dotato di ogni comfort.
Ma entriamo nel vivo del nostro tour….
1° giorno
Siamo arrivati all’aeroporto di Bari intorno alle 8 e, dopo aver preso la nostra auto a noleggio, ci siamo diretti verso Alberobello(arrivati intorno alle 11).
ALBEROBELLO: la città dei trulli
Alberobello è una pittoresca cittadina nel cuore della Puglia. Conosciuta per le sue case a trulli, Alberobello è un sito Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO che offre una miscela di storia, cultura e architettura straordinaria.
I trulli
I trulli sono capanne di pietra imbiancate a calce con tetti conici, costruite senza malta. Queste strutture risalgono al XIV secolo e sono una testimonianza dell’ingegno architettonico della regione. Passeggiare per le stradine fiancheggiate dai trulli è come fare un salto indietro nel tempo.
Come arrivare
Alberobello è facilmente raggiungibile in treno o in auto(ci sono parcheggi a pagamento vicino ai luoghi di maggior interesse come il parcheggio SANT’ANTONIO) dalle principali città come Bari e Brindisi.
Ecco qualche spunto per la visita di Alberobello(per praticità le abbiamo messe in ordine di visita).
Il nostro tour è iniziato dal parcheggio SANT’ANTONIO(Via Bainsizza,7 Alberobello) dove abbiamo parcheggiato la nostra auto.
Prima tappa
la Chiesa di Sant’Antonio: una chiesa a trullo unica nel suo genere, che si distingue per il tetto conico e l’interno affascinante. Fu costruita in pochi mesi per volere di Don Antonio Lippolis grazie alle numerose offerte degli abitanti del posto e fu aperta al pubblico nel giorno della festa di Sant’Antonio da Padova (13 giugno 1927) a cui fu dedicata.
Seconda tappa
Rione Monti: in questo quartiere storico ci sono oltre 1.000 trulli, molti dei quali sono oggi negozi e ristoranti. Infatti gli abitanti in questa zona sono rimasti pochissimi.
Terza tappa
Rione Aia Piccola: secondo noi è la parte più autentica. Senza negozi, poco affollata e con trulli tuttora abitati da gente del posto o alcuni adibiti a strutture ricettive. Potete gustare la magia del luogo e con molta più tranquillità rispetto alle zone limitrofe più turistiche. Proseguiamo il nostro tour a piedi per arrivare alla…
Quarta tappa
Casa Pezzolla: trulli comunicanti che si affacciano, in parte, sulla piazza XXVII Maggio, divenuta Museo del territorio. Qui si può vedere l’arredamento tipico di un trullo, le rappresentazioni delle diverse attività produttive della zona, etc etc. Possiamo anche notare tutte le trasformazioni che hanno interessato Alberobello nel tempo. Il museo deve il suo nome al dottor Giacomo Pezzolla(Ingresso a pagamento)
Quinta tappa
Casa D’Amore: questa casa iconica è uno splendido esempio della tradizionale architettura dei trulli, caratterizzata dalle sue pareti in pietra imbiancate ,dai tetti conici e piccole finestre che aiutano a mantenere un interno fresco, anche durante i caldi mesi estivi. Occupa un posto speciale nella storia di Alberobello in quanto è stato il primo trullo costruito con malta, segnando un significativo distacco dai tradizionali metodi di costruzione in pietra a secco. Questo cambiamento è stato cruciale nello sviluppo della città ed è celebrato per la sua importanza storica.
Sesta tappa
Trullo Sovrano: è il trullo più grande di Alberobello, oggi adibito a museo. Il Trullo Sovrano rappresenta una delle poche strutture a due piani, un’eccezione rispetto ai tradizionali trulli ad un piano. Fu costruito nel XVIII secolo, su commissione della famiglia di un ricco sacerdote locale. La sua costruzione innovativa e la maestria artigianale mostrano l’evoluzione delle tecniche edilizie dell’epoca. La struttura è caratterizzata da una pianta centrale circolare con diverse stanze che si aprono su di essa e una scala interna che conduce al piano superiore, una rarità per i trulli. Gli interni sono arredati con mobili d’epoca e oggetti che raccontano la vita quotidiana di secoli fa. Durante la visita, è possibile esplorare le stanze storiche, il cortile interno e ammirare la vista panoramica dalla terrazza superiore. Il Trullo Sovrano ospita frequentemente eventi culturali, mostre e spettacoli che celebrano la tradizione e la cultura pugliese. (Ingresso euro 2.00 ma sarà portato a euro 2.50 nel 2025).
Durata della visita di Alberobello
La nostra visita di Alberobello è durata circa 5 ore; avendo una bimba piccola abbiamo fatto il giro delle maggiori attrazioni con molta calma e ci siamo anche fermati per pranzo.
La nostra pausa pranzo
Per motivi di budjet non abbiamo optato per uno dei tanti locali tipici del luogo: l’offerta era davvero varia e faceva venire l’acquolina in bocca ma i prezzi(soprattutto nella parte turistica di Alberobello) superavano il nostro budjet. Dal Trullo Sovrano siamo tornati indietro verso Rione Aia Piccola e ci siamo imbattuti in un piccolo negozio di frutta “Frutta dell’Aia” dove ci siamo fatti preparare alcune macedonie e alcuni frullati; essendo inizio estate, con queste delizie e qualche snack come i taralli pugliesi presi in uno dei tanti negozietti del luogo, abbiamo pranzato senza intaccare il nostro budjet…… e ci siamo anche concessi un ottimo gelato presso la “Gelateria Gentile”.
Le strutture ricettive
Dai trulli tradizionali agli hotel moderni, Alberobello offre una serie di opzioni di alloggio per soddisfare le esigenze di ogni viaggiatore. Soggiornare in un trullo è un’esperienza unica che aggiunge fascino alla visita di questa incantevole cittadina. Rispetto però alle località vicine, i prezzi dei vari soggiorni ad Alberobello sono abbastanza alti, motivo per cui abbiamo soggiornato in uno dei paesi vicini risparmiando davvero tanto.
La nostra prima giornata in Puglia è terminata con una bella cenetta in appartamento e una passeggiata tra le mura di Conversano.
2° giorno
Dopo una bella colazione in appartamento ci siamo diretti verso…
POLIGNANO A MARE
Polignano a mare è un affascinante borgo costiero situato sulla costa adriatica della Puglia, famoso per le sue scogliere a picco sul mare cristallino e per le grotte marine spettacolari. Il centro storico, con le sue stradine strette e case bianche, offre scorci pittoreschi e una splendida vista sul mare. La città è rinomata per la spiaggia di Lama Monachile, incastonata tra alte rocce e per essere il luogo di nascita del celebre cantante Domenico Modugno, autore di “Volare”. Perfetta per chi cerca storia, natura e relax, Polignano è una delle gemme della Puglia.
Ecco qualche spunto per la visita di Polignano a Mare(in ordine di visita).
Il nostro tour è iniziato dal parcheggio SAN FRANCESCO(Parcheggio San Francesco, Unnamed Road, 70044, 70044 Polignano a Mare BA) dove abbiamo parcheggiato la nostra auto. Questo è un parcheggio a pagamento( circa 2 Euro/ora) ma ci sono molte alternative gratuite che però a noi non sono toccate perché quel giorno, a Polignano c’era un evento mondiale e quindi i parcheggi erano quasi tutti occupati. Comunque, ci sono molti parcheggi gratuiti lungo le varie vie del paese ma anche (più grandi sempre gratuiti) nei dintorni della stazione oppure vicino alla piazza Aldo Moro.
Prima tappa
la nostra prima tappa è stata il Monumento a Domenico Modugno: artista di Polignano che ha fatto la storia della musica italiana con la sua “Volare” famosa in tutto il mondo( se andate a Little Italy a New York, lungo la via ci sono insegne luminose con il testo di questa canzone). Questa canzone è stata scritta pensando alla vista sul mare di questa città. L statua è stata realizzata dallo scultore Hermann Mejer e raffigura Domenico Modugno con le braccia aperte come se stesse abbracciando la sua città.
Seconda tappa
passando dal Ponte Borbonico, ci siamo diretti verso verso Lama Monachile, la spiaggia più famosa di Polignano a Mare, una piccola baia incastonata tra due alte scogliere. E’ una spiaggia di ciottoli molto amata soprattutto per il suo paesaggio da cartolina e le acque cristalline. Purtroppo non siamo potuti scendere nella spiaggia: era pienissima di persone perché quel giorno c’era a Red Bull Cliff Diving World Series, una gara di tuffi estremi molto appassionante che noi abbiamo ammirato il pomeriggio dalla barca che ci ha fatto fare il giro delle grotte più famose.
Terza tappa
arriviamo alla Terrazza Santo Stefano, uno dei punti panoramici più suggestivi di Polignano a Mare. Situata nel cuore del centro storico, vicino alla Chiesa di Santo Stefano, questa terrazza offre una vista mozzafiato sul mare e sulle caratteristiche scogliere su cui è arroccato il borgo. Da qui si può ammirare l’incantevole contrasto tra le case bianche del paese e l’azzurro intenso del mare, oltre ad avere una vista privilegiata sulla famosa spiaggia di Lama Monachile. È un luogo perfetto per scattare foto o semplicemente godersi la bellezza del paesaggio. E così, dopo aver scattato qualche foto ci siamo diretti verso
Quarta tappa
il Belvedere di Grotta Palazzese che, situato sopra la celebre Grotta Palazzese(una grotta naturale incastonata nella scogliera a picco sul mare), è uno dei luoghi più affascinanti di Polignano a mare. Da questo belvedere, si può godere di una vista spettacolare sulle acque cristalline e sulla grotta stessa, che ospita un ristorante esclusivo noto per la sua posizione unica e romantica. È un luogo iconico, dove la bellezza naturale di Polignano si fonde con l’eleganza, offrendo uno scenario indimenticabile, soprattutto al tramonto. Ah! Il ristorante non accetta bambini …..ma sicuramente non è solo per questo che non ci siamo andati
Quinta tappa
dopo aver visto i punti più turistici di Polignano, passando da via Roma ci siamo addentrati nel Borgo Storico. Vi si accede dall’Arco Marchesale, in passato unico ingresso della città. Il Borgo Storico è un gioiello incastonato sulla costa pugliese, noto per la sua affascinante combinazione di architettura tradizionale, strette stradine e viste mozzafiato sul mare. Offre un’atmosfera pittoresca e autentica, ideale per chi ama perdersi in un labirinto di vicoli suggestivi. Le strette stradine, spesso adornate da fiori e piante, creano un’atmosfera affascinante e intima. Ma il borgo storico di Polignano a Mare non è solo una meraviglia architettonica e paesaggistica, è anche un luogo vivace dove puoi trovare ottimi locali per mangiare, bere e goderti l’atmosfera unica del centro storico. Alcuni localini hanno attirato l’attenzione mia e di mio marito ma, purtroppo, con i figli in costante fermento non ci siamo potuti soffermare a goderci qualche cocktail immersi in quel fantastico scenario……Da ritornarci quindi.
La nostra pausa pranzo
Prima di dirigerci verso Porto San Vito per la nostra escursione in barca del pomeriggio, abbiamo deciso di pranzare in un ristorante che ci è stato consigliato da un nostro amico: “Trattoria dal Monaco “ e dobbiamo dire che abbiamo mangiato benissimo, il locale era accogliente e il personale veramente carino.
Se volete, invece qualcosa di veloce ma particolare, vi consigliamo “Pescaria”, famosa per i suoi panini gourmet con il pesce fresco da gustare in un ambiente informale e divertente e ad un prezzo abbastanza turistico.
Ma se i piccoli viaggiatori hanno voglia di dolce?
Fermatevi a “Il Super Mago del Gelato”, una gelateria storica di Polignano famosa per i suoi gelati artigianali e anche per il famoso “caffè speciale”(una bevanda tipica della zona).
Escursione pomeridiana
Ci siamo diretti verso Porto San Vito( a circa 10 minuti in auto) e lì ci aspettava Francesco, un contatto che ci ha passato la titolare del nostro appartamento, che organizza escursioni nelle grotte di Polignano. Siamo saliti nella nostra imbarcazione e subito Francesco ha allestito un piccolo buffet a base di taralli pugliesi, tè freddo e patatine per i bambini, prosecco per noi adulti e biscottini locali ….il tutto accompagnato da musica allegra.
La nostra guida, durante tutto il tour ci ha raccontato aneddoti e storie inerenti le famose Grotte e la città di Polignano e questo ha reso l’escursione ancor più interessante.
Abbiamo visto la Grotta della Rondinella, la Grotta Palazzese(che ospita il famoso ristorante), la Grotta dell’Arcivescovado, la Grotta delle Monache, Grotta degli Innamorati, Scoglio dell’eremita e Grotta Azzurra. Durante l’escursione, Francesco ci ha permesso di fermarsi e di tuffarci per un bagno di mezz’ora nelle acque cristalline. Abbiamo anche potuto vedere dal mare, qualche minuto della gara di tuffi estremi di cui vi abbiamo accennato sopra.
Che dire??? Esperienza emozionante per noi adulti ma anche per i nostri figli . Consigliata vivamente.
Ma che dire della spiaggia di San Vito?
La Spiaggia di San Vito è una delle spiagge libere più affascinanti della zona, incastonata in una piccola baia dominata dal suggestivo Monastero di San Vito, che aggiunge un tocco storico e caratteristico al paesaggio. Il monastero, è una struttura medievale che ospita anche un’antica abbazia. È possibile visitarlo per conoscere la storia del luogo e ammirare il panorama. Questa spiaggia, in passato era un porto e, ancora oggi, sono presenti alcune barche di pescatori che la rendono ancor più suggestiva.
Il parcheggio è gratuito e si trova nei dintorni.
L’acqua è molto limpida, con tonalità che vanno dal verde smeraldo all’azzurro intenso. I fondali sono prevalentemente rocciosi, rendendo la spiaggia un luogo perfetto per fare snorkeling e scoprire la fauna marina locale. In alcuni punti l’acqua è bassa e quindi adatta ai bambini. La spiaggia è una combinazione di sabbia e ciottoli e ci sono zone di scogliera da cui è possibile tuffarsi. Pur non essendo molto ampia, la spiaggia offre un’atmosfera rilassata e autentica. La spiaggia è privata di stabilimenti balneari attrezzati, quindi si consiglia di portare l’occorrente per trascorrere la giornata soprattutto con bambini al seguito.
Nelle vicinanze, però, si trovano alcuni bar, ristoranti e gelaterie per fare una pausa o mangiare qualcosa con vista sul mare.
E dopo l’escursione in barca……relax e un tuffo al mare
Avendo una bambina piccola, le persone del posto ci hanno consigliato due spiagge per passare qualche ora:
–Lido San Giovanni, un lido attrezzato dove la spiaggia è di sabbia chiara e fine, con un accesso agevole al mare e una disposizione organizzata di lettini e ombrelloni; adatto per le famiglie con bambini grazie ai fondali bassi vicino alla riva. Il lido propone attività come beach volley, lezioni di acquagym e talvolta eventi serali con musica dal vivo o DJ set. C’è anche la possibilità di noleggiare pedalò o kayak per esplorare la costa e le famose grotte di Polignano. E’ a pagamento e spesso è meglio prenotare in anticipo essendo anche piuttosto piccolo. Data l’ora e soprattutto perché non volevamo spendere, abbiamo optato per la seconda opzione…
–Santa Caterina, è una località meno conosciuta ma amata da chi cerca un luogo tranquillo e autentico per godere del mare cristallino. Questa spiaggia è una piccola oasi che offre un’esperienza più intima rispetto alle spiagge principali della zona. È una caletta prevalentemente rocciosa, circondata da scogliere e con piccole aree di ciottoli. Non è una spiaggia sabbiosa, ma la roccia piatta permette comunque di distendersi per prendere il sole. Qui si trova anche un piccolo punto di ristoro e servizi igienici!!! Il parcheggio è gratuito e vicino alla spiaggia. Noi abbiamo avuto la fortuna di trovare un posto dove mettere il nostro piccolo ombrellone (acquistato al nostro arrivo in Puglia) e i nostri asciugamani non essendo ancora alta stagione ma, in altri periodo è meglio arrivare la mattina per prendere posto. Comunque abbiamo passato un paio d’ore di relax facendo un bel bagno e prendendo un po’ di sole e la nostra piccoletta si è divertita a giocare con i suoi giochi da spiaggia(anch’essi acquistati al nostro arrivo).
La nostra seconda giornata in Puglia è terminata in appartamento con una bella doccia, una cenetta “arrangiata” data anche la stanchezza accumulata durante la giornata e con un film richiesto dai nostri figli….. che nessuno poi ha finito di guardare perché siamo crollati.
3° giorno
Dopo una bella colazione in appartamento ci siamo diretti verso…
MATERA
Essendo distante 1h15m da Conversano, abbiamo deciso di cambiare un pochino i programmi ed includere questa meravigliosa città della Basilicata.
Ci siamo alzati presto e alle 10 eravamo già in cerca di un parcheggio dove lasciare la nostra auto…… Seguendo le indicazioni dei vari parcheggi, ne abbiamo trovato uno molto economico nei pressi di piazza Vittorio Veneto(il parcheggio è a tariffa oraria).
Ma parliamo un po’ di Matera
Matera è una delle città più antiche d’Italia, famosa in tutto il mondo per i suoi Sassi, un incredibile esempio di abitazioni scavate direttamente nella roccia calcarea. Le origini di Matera risalgono a circa 10.000 anni fa, rendendola uno dei centri abitati più antichi del mondo. La città si sviluppò principalmente grazie alla presenza dei Sassi, abitazioni rupestri scavate nelle colline di tufo, un tipo di roccia morbida e facile da lavorare. Gli insediamenti trogloditici sono stati abitati ininterrottamente fino alla metà del XX secolo, quando il governo italiano intervenne per trasferire gli abitanti a causa delle pessime condizioni igienico-sanitarie in cui versavano. Per secoli, i Sassi sono stati il cuore pulsante della vita sociale e culturale di Matera. Ogni grotta era un piccolo mondo a sé, dove la gente viveva in simbiosi con la natura, sfruttando le risorse disponibili e sviluppando soluzioni ingegnose per la raccolta delle acque e la ventilazione degli ambienti. Negli anni ’50 del Novecento, il trasferimento degli abitanti dai Sassi alle nuove abitazioni costruite nella parte moderna della città segnò la fine di un’epoca. Tuttavia, negli anni ’80 iniziò un movimento di rivalutazione e riqualificazione della zona, culminato nel 1993 con l’inserimento dei Sassi di Matera nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. L’inclusione dei Sassi nel patrimonio UNESCO ha rappresentato un passo fondamentale per la rinascita di Matera, che ha attirato fondi e progetti di restauro per riportare la città al suo antico splendore. Grazie a questi interventi, molte delle antiche abitazioni sono state ristrutturate e trasformate in alberghi, ristoranti, gallerie d’arte e musei, rendendo Matera una destinazione culturale e turistica di primo livello. Nel 2019, Matera è stata nominata “Capitale Europea della Cultura”, un riconoscimento che ha ulteriormente accresciuto la sua fama internazionale.
Ecco qualche spunto per la visita di Matera(in ordine di visita).
La città offre molte attrazioni e luoghi d’interesse che testimoniano la sua ricca storia e cultura. Tra le principali: I Sassi di Matera, divisi principalmente in due quartieri, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. I Sassi sono un labirinto di vicoli, scalinate e grotte che raccontano la vita di un tempo. Ogni angolo è un’opera d’arte naturale e architettonica.
CONSIGLI:
-Matera va visitata con scarpe comode e possibilmente da ginnastica o con suola non scivolosa, soprattutto quando piove.
-per nostra esperienza vi diciamo che è possibile visitarla anche con bambini piccoli e passeggini al seguito. Non è molto agevole e facile la visita con dei passeggini ma fattibilissima…….magari, se avete bambini molto piccoli e “ancora leggeri” meglio un marsupio. Cari papà tanto il grosso tocca a voi!!!!
-se volete valutare qualche mezzo alternativo per vedere con meno stress la città, potete anche valutare un tour in bus panoramico( circa 20 euro a persona il biglietto intero) oppure un’ Ape Calessino(un mezzo a tre ruote adibito al trasporto di turisti e che prevede varie soste. I prezzi purtroppo non sappiamo dirveli con precisione ma alcuni turisti conosciuti a Matera ci hanno detto che erano molto alti).
Prima tappa
Dal parcheggio, ci siamo diretti verso Piazza Vittorio Veneto e siamo arrivati al Belvedere Luigi Guerricchio. Questo punto panoramico è particolarmente suggestivo al tramonto o di notte, quando le luci che illuminano i Sassi creano un’atmosfera magica. È anche un ottimo punto di partenza per esplorare il centro storico, a pochi passi dai principali punti di interesse di Matera.
Seconda tappa
Proseguiamo verso il Palombaro lungo. La sua costruzione risale al XIX secolo, ma il sistema di raccolta delle acque nei Sassi ha radici molto più antiche, frutto della necessità degli abitanti di sopperire alla scarsità d’acqua in una zona caratterizzata da un clima arido. Negli anni ’50, con il trasferimento della popolazione dai Sassi alla città nuova, l’importanza del Palombaro Lungo andò via via scemando, finché non fu riscoperto durante i lavori di ristrutturazione di Piazza Vittorio Veneto, durante i quali furono creati dei corridoi per rendere questo sito, visitabile dai turisti. (Ingresso a pagamento di circa 3 Euro a persona e possibilità di richiedere visite guidate; https://www.palombarolungo.it/ )
Terza tappa
La nostra visita prosegue verso il Museo della civiltà Contadina ma, ahimé lo abbiamo trovato chiuso per manutenzione e quindi siamo subito andati verso il negozio di souvenir e non solo….“Sassi in Miniatura” . Questa attrazione è particolarmente amata perché permette di vedere Matera da una prospettiva diversa e si possono osservare i Sassi capendo meglio la loro struttura unica. È inoltre un’occasione per vedere da vicino l’arte e la passione degli artigiani locali, che continuano a mantenere vive le tradizioni culturali della città e per acquistare un souvenir.
Quarta tappa
Dopo la sosta al negozio di souvenir, siamo andati a visitare la Chiesa di San Pietro Barisano( Il costo del biglietto per visitare gli interni della Chiesa è di 4 euro a persona, gratuito fino a 15 anni; https://www.oltrelartematera.it/prodotto/prenotazione-ingresso-san-pietro-barisano ). La chiesa è stata un punto di riferimento religioso e comunitario per i residenti del Sasso Barisano per molti secoli. Durante il XIX secolo, come molte altre chiese rupestri di Matera, cadde in disuso e fu successivamente abbandonata. Solo negli ultimi decenni è stata recuperata e aperta al pubblico, divenendo un’importante tappa turistica. San Pietro Barisano conserva ancora affreschi alcuni bizantini che decorano le pareti e che rappresentano figure di santi e scene sacre. Sebbene molti abbiano subito danni nel corso dei secoli, quelli rimasti mostrano l’influenza culturale e religiosa di diverse epoche.
Quinta tappa
Ecco dirigerci verso la Basilica Cattedrale di “Maria Santissima della Bruna e…..il mondooo!!!
Ci siamo trovati nel bel mezzo di una processione. Infatti, il 2 luglio a Matera si festeggia la “Festa della Bruna” dedicata a Maria Santissima della Bruna, la patrona di Matera. La festa si suddivide in diversi momenti salienti. Se siete interessati ad approfondire questa manifestazione vi mettiamo il link inerente : https://www.festadellabruna.it/cose-la-festa/come-si-svolge/. Dopo aver assistito a qualche fase della processione, abbiamo continuato il nostro tour.
Sesta tappa
Eccoci a Casa Noha : aperta al pubblico e offre un’esperienza culturale coinvolgente che va oltre la semplice visita a un edificio storico. Grazie alla narrazione multimediale, i visitatori possono comprendere appieno il significato e la storia di Matera, esplorando il passato della città e comprendendo meglio il valore dei Sassi. Casa Noha non è solo una finestra sulla storia di Matera, ma anche un esempio di come si possa valorizzare e proteggere il patrimonio culturale attraverso un progetto educativo e informativo. La visita rappresenta un’opportunità per riscoprire il passato della città e apprezzare il percorso che ha portato Matera dall’abbandono alla rinascita; un luogo che racconta una città rinata dalle proprie radici e che oggi affascina il mondo intero( il costo del biglietto intero è di circa 6.50 Euro ma ci sono pacchetti famiglia che possono far risparmiare). E dopo la visita di questa meraviglia, abbiamo trovato riparo dal sole in uno dei tanti vicoletti e ci siamo messi a mangiare i nostri panini preparati la mattina in una panchina fortunatamente libera.
Settima tappa
Dopo la nostra piccola pausa pranzo, ci siamo diretti verso piazza San Pietro Caveoso, uno dei luoghi più suggestivi e iconici di Matera, situata nel Sasso Caveoso, uno dei due rioni storici della città. Questa piazza è circondata da edifici storici, case grotta e chiese, e offre una vista spettacolare sui Sassi e sulla gravina sottostante. È un punto di incontro fondamentale per residenti e visitatori, caratterizzato da un’atmosfera autentica e vibrante. La piazza è dominata dalla Chiesa di San Pietro Caveoso(noi non l’abbiamo visitata internamente), un bell’esempio di architettura romanico-gotica risalente al XIII secolo. La facciata presenta un portale decorato e un rosone. La chiesa, dedicata a San Pietro, è nota per il suo interno affrescato e per l’atmosfera suggestiva che riesce a trasmettere e dice sia molto suggestiva. Vicina a questa piazza si trova la Chiesa Santa Maria de Idris che purtroppo non siamo riusciti a raggiungere da vicino perché la nostra bambina dormiva nel passeggino e ciò ha reso impossibile la salita. Ma sicuramente meritava una visita.
Ottava tappa
Ci siamo così diretti verso la Casa Grotta nei Sassi, una tipica abitazione tradizionale dei Sassi di Matera, caratterizzata dalla sua costruzione scavata nella roccia tufacea. Queste abitazioni, risalenti a tempi antichi, rappresentano un esempio straordinario di architettura rupestre e sono parte integrante della storia e della cultura di Matera. Le case grotta sono scavate direttamente nella roccia e sono costituite da diverse stanze, che possono includere una zona giorno, una cucina e camere da letto. Gli spazi sono spesso interconnessi e presentano forme irregolari, seguendo la curvatura della roccia. Le abitazioni erano spesso dotate di un sistema di ventilazione naturale, grazie a aperture strategiche nella roccia che consentivano una buona circolazione dell’aria, fondamentale per mantenere un clima abitabile(prezzi e info visionabili qui https://www.casagrotta.it/) .
Con questa attrazione, diciamo che termina il nostro breve ma intenso tour di Matera. Purtroppo ci sarebbero state molte altre cose da visitare ma il tempo e soprattutto la bambina piccola che è stata fin troppo brava comunque, non ci hanno permesso di rendere di più. Una scusa per tornare in questa meravigliosa città.
Ma ecco un ultimo consiglio: se volete visitare l’interno di molte attrazioni di Matera, andate nel sito che vi scriviamo e valutate un biglietto cumulativo di più attrazioni : https://www.oltrelartematera.it/biglietti .
Consigli su dove mangiare a Matera
Purtroppo non abbiamo deliziato della cucina tradizionale tipica di Matera perché per motivi organizzativi e di budjet ci siamo accontentati dei nostri panini preparati in appartamento. Abbiamo solo assaggiato una “pitta farcita” e un pezzo di “ torta di ricotta” entrambe tipiche del posto.
E la sera???
Abbiamo preso qualcosa da asporto in un locale top vicino alla nostra struttura che si chiama Marzia(da provare assolutamente!!!). Pizza buonissima, fritti tipici ottimi e personale gentilissimo. Siamo stati fortunati anche perché nonostante fosse stato pieno il locale ci hanno preparato qualcosa da asporto con tempi brevissimi di attesa, circa 15 minuti. Abbiamo poi mangiato nel nostro appartamento e subito dopo siamo crollati dalla stanchezza ma contenti della ricca giornata in mezzo a tanta storia.
4° giorno
Per la penultima colazione della vacanza, abbiamo fatto una sorpresa ai nostri figli; siamo stati a prendere un vassoio di paste e pasticcini vari alla pasticceria New York, consigliata da un amico e dobbiamo dire veramente tutto buonissimo. Dopo questa meravigliosa colazione eccoci in direzione…..
TRANI
Trani è pittoresca città portuale conosciuta per la sua ricca storia, la cattedrale romanica, il mare cristallino l’architettura caratteristica e un’atmosfera elegante che la distingue dalle altre città pugliesi. Fondata probabilmente in epoca romana, Trani raggiunse il suo massimo splendore nel Medioevo, grazie alla sua posizione strategica sul Mar Adriatico, che ne fece un importante centro commerciale e punto di transito per i crociati diretti in Terra Santa. La città fu anche un centro giuridico di grande importanza: il suo famoso “Ordinamenta et consuetudo maris”, risalente al 1063, ebbe una rilevanza straordinaria per il commercio marittimo medievale, non solo per Trani, ma anche per molte città portuali italiane e mediterranee, che in seguito ne presero spunto per elaborare le proprie normative. Erano rivolti a garantire equità nei commerci e a risolvere controversie in modo imparziale, per cui divennero un modello per altre città marinare come Venezia, Genova e Amalfi.
Durante il periodo normanno e successivamente con gli svevi, Trani fiorì sotto il regno di Federico II, che vi lasciò un’impronta indelebile, confermata dalla presenza di numerosi monumenti.
Ecco qualche spunto per la visita di Trani(in ordine di visita).
Prima tappa
Trovare parcheggio non è stato difficile anzi, lo abbiamo trovato subito e in prossimità del centro storico; ovviamente a pagamento con tariffa oraria di Euro 0.80.
Il nostro tour di Trani inizia dal Castello Svevo(costo del biglietto Euro 8 per adulti, Euro 2 dai 18 ai 25 anni e gratuito sotto i 18 anni. Ecco il link per prenotare https://aditusculture.com/esperienze/trani/musei-parchi-archeologici/castello-svevo-di-trani ), un’imponente fortificazione medievale costruita per volere di Federico II di Svevia per scopi difensivi e fu usato per secoli come presidio militare. Federico II volle realizzare una fortezza in una posizione strategica, che dominasse il mare e la città, parte di una serie di castelli edificati lungo la costa pugliese, come quelli di Bari e Barletta. Nel corso dei secoli, il castello di Trani subì modifiche e ampliamenti, passando anche sotto il controllo degli Angioini. Durante il periodo borbonico, la fortezza divenne una prigione, funzione che mantenne per molti anni e fu solo nel Novecento che il castello venne restaurato e aperto al pubblico. L’interno del castello è semplice e funzionale, riflettendo la sua funzione difensiva.
Gli ambienti sono protetti da grandi sale e corridoi che collegano le diverse aree. Grazie alla posizione sopraelevata, dalle mura e dai camminamenti del castello è possibile godere di una vista panoramica spettacolare sul mare. Oggi è visitabile e ospita spesso mostre, eventi culturali e spazi espositivi che raccontano la storia della città e del castello stesso.
Seconda tappa
Dopo il Castello Svevo che ha catturato l’attenzione anche della nostra bambina piccola, siamo andati verso la Cattedrale di Trani(ingresso gratuito. Ecco il link per maggiori informazioni http://cattedraletrani.it ). Situata direttamente sul mare, la Cattedrale di Trani è uno dei capolavori dell’architettura romanica pugliese e simbolo della città. Fu iniziata nel 1099 e i lavori continuarono per più di un secolo, concludendosi intorno al 1200. La sua costruzione fu voluta per ospitare le reliquie di San Nicola Pellegrino. Costruita in pietra calcarea che riflette una tonalità rosata, la cattedrale è particolarmente affascinante al tramonto. L’interno è suddiviso in tre livelli: una cripta inferiore, la navata principale e la cripta superiore; conserva affreschi, mosaici e come detto sopra, anche le reliquie di San Nicola Pellegrino, il santo patrono della città.
Terza tappa
Eccoci nel bel mezzo del centro storico di Trani, un incantevole labirinto di strade acciottolate, palazzi medievali, chiese storiche e scorci sul mare, che vi trasporteranno in un viaggio nel passato. Il cuore antico della città, affacciato sull’Adriatico, è una delle attrazioni principali di Trani, famosa per la sua bellezza e autenticità che rispecchiano la storia millenaria di questo luogo. Passeggiando per il centro storico, si ammirano le eleganti facciate in pietra chiara degli edifici storici, che brillano di una calda tonalità dorata al tramonto. L’atmosfera è tranquilla e autentica, lontana dal caos delle grandi città, rendendo piacevole perdersi tra i vicoli alla scoperta di piccoli dettagli e luoghi affascinanti.
Quarta tappa
Camminando siamo arrivati nel Quartiere ebraico di Trani. Nel Medioevo, Trani ospitava una numerosa comunità ebraica, composta soprattutto da mercanti, studiosi e artigiani, che contribuiva in modo significativo alla vita economica e culturale della città. La comunità ebraica di Trani era nota per la sua cultura e per il dialogo intellettuale con altre comunità ebraiche e cristiane dell’epoca. Purtroppo, con l’arrivo dell’Inquisizione, molti ebrei furono costretti a convertirsi o a lasciare la città, ma alcune tracce del loro passaggio sono ancora presenti. Uno dei luoghi più importanti del quartiere ebraico è la Sinagoga Scolanova.
Quinta tappa
Eccoci davanti alla Torre dell’Orologio di Trani. Situata nel centro storico, la Torre dell’Orologio è un simbolo della città. Questa torre medievale, con il suo orologio, è stata utilizzata nel passato come punto di osservazione; è ancora funzionante e viene regolato periodicamente per mantenere la precisione. Oggi è un punto di riferimento per orientarsi tra le vie strette del centro storico. L’orologio, collocato nella parte superiore della torre, ha un grande quadrante bianco e nero visibile da tutta la piazza.
Sesta Tappa
Tornando verso il mare, siamo arrivati alla Chiesa d’Ognissanti, conosciuta anche come la Chiesa dei Templari, è un’antica chiesa romanica risalente al XII secolo. La sua architettura, con archi e colonne imponenti, riflette l’influenza degli ordini cavallereschi e il ruolo di Trani come punto di partenza per i pellegrinaggi verso la Terra Santa.
Settima tappa
Cammina cammina siamo arrivati all’ora di pranzo e quale miglior location del Porto di Trani per gustare i nostri piatti freddi preparati nel nostro appartamento??? Il Porto oltre a essere un punto nevralgico per il commercio e il turismo, il porto di Trani offre anche uno scenario ideale per passeggiate rilassanti, momenti di tranquillità e ammirazione della vista spettacolare sul mare.
Ottava tappa
Dopo pranzo ci siamo diretti verso il Bianco Yogurt Cafè, consigliato da altri turisti e anche da persone del luogo e così abbiamo concluso la nostra pausa con qualcosa di dolce e dobbiamo dire davvero buonissimo.
Nona tappa
Decidiamo di fare una piccola passeggiata sul Lungomare Cristoforo Colombo, una delle passeggiate più suggestive e affascinanti della città, che si estende lungo la costa adriatica. Questo lungomare è particolarmente amato dai residenti e dai turisti per le sue viste panoramiche, l’atmosfera vivace e la possibilità di godere della bellezza del mare.
Ed eccoci all’ultima attrazione adatta soprattutto alla nostra piccoletta per farla divertire un pò e cioè Villa Comunale. E’ un incantevole giardino pubblico situato nei pressi del centro storico, affacciato sul mare Adriatico. Questo spazio verde, molto apprezzato dai residenti e dai visitatori, è un luogo ideale per passeggiate, relax e momenti di svago, offrendo un’atmosfera di tranquillità e bellezza. La Villa Comunale ha origini risalenti al XIX secolo, quando venne progettata come giardino pubblico per fornire un’area di svago per i cittadini. L’area è stata successivamente ristrutturata e ampliata, conservando il suo fascino storico e diventando un punto di riferimento per la comunità locale. La Villa Comunale è caratterizzata da ampie aiuole, alberi secolari e piante fiorite, che creano un ambiente rilassante e piacevole. Gli alberi offrono ombra e frescura, rendendo la villa un luogo ideale per rifugiarsi dal caldo estivo.
Ultima sera a Conversano….
L’ultima sera decidiamo di mangiare fuori e i nostri figli grandi hanno optato per il Medieval Bistrot Conversano, in pieno centro storico e dobbiamo dire che hanno scelto benissimo: locale accogliente, staff gentilissimo, prodotti di ottima qualità e prezzi onesti….che dire di più?!
5° giorno
Oggi, tardo pomeriggio, ci aspetta il nostro volo di ritorno ma ci manca un’ultima sosta!!!! Eh sì, non possiamo partire senza aver prima visto Bari Vecchia. Quindi partiamo presto per raggiungere la nostra ultima destinazione prima del volo.
BARI
Abbiamo parcheggiato (per comodità e sicurezza nostra data anche la presenza di tutti i bagagli in auto), al parcheggio Saba Porto lungo Corso Vittorio Veneto; è più costoso di altri ma, essendo video sorvegliato e con personale presente, ci sembrava ottimale(tariffa Euro 1.60/h o Euro 6.00 tutto il giorno https://www.sabait.it/it/parcheggio-bari/parcheggio-saba-porto ).
Ma introduciamo un pochino Bari….
Bari è una città che racchiude in sé l’anima del Mediterraneo: storia, cultura, mare e modernità si fondono in un equilibrio unico. Visitare Bari significa immergersi in una realtà autentica, fatta di tradizioni vive e di un’atmosfera che sa di mare e di storia. Con la sua gente calorosa, le sue tradizioni culinarie e le sue bellezze artistiche, rappresenta una delle destinazioni più affascinanti della Puglia.
Fondata dai Peuceti, una tribù dell’Italia antica, Bari fu in seguito conquistata dai Romani e successivamente dai Bizantini, dai Normanni e dagli Svevi. La sua storia ricca e complessa è evidente in ogni angolo della città, ma soprattutto nel quartiere storico, la Bari Vecchia.
Bari è spesso definita la “Porta d’Oriente” per la sua posizione strategica nel Mediterraneo. La città ha da sempre svolto un ruolo fondamentale nel commercio, nella politica e nella cultura, fungendo da ponte tra l’Occidente e l’Oriente.
Il centro storico, Bari Vecchia, è ancora oggi il luogo in cui le signore locali preparano a mano le orecchiette davanti alle proprie case, offrendo ai passanti un’autentica esperienza pugliese.
Prima tappa
Dal parcheggio, ci dirigiamo verso il Castello Svevo che è una delle tappe imperdibili per chiunque visiti la città. Con la sua imponente struttura, la sua storia affascinante e le mostre che ospita, rappresenta una vera e propria finestra sulla storia e sulla cultura della Puglia. Per visitarlo ci abbiamo messo circa un’ora: ecco il link per eventualmente acquistare i biglietti https://aditusculture.com/esperienze/bari/musei-parchi-archeologici/castello-svevo-di-bari .
Seconda tappa
Dopo la visita al Castello Svevo siamo andati verso la Via delle Orecchiette e siamo passati dal famoso Arco Basso. Queste, sono due delle tappe più amate dai turisti che, come abbiamo fatto noi, si fermano a osservare la maestria delle donne locali, a scattare foto e spesso acquistare pacchetti di orecchiette fresche, pronte per essere cucinate a casa. Le orecchiette sono il simbolo della cucina pugliese e uno dei piatti più rappresentativi della città di Bari. Si tratta di una pasta realizzata con semola di grano duro dalla forma particolare, simile a piccole “orecchie,” da cui deriva il nome. La nostra visita in questa via, termina con l’acquisto di alcuni pacchetti di orecchiette fatte al momento e da qui ci siamo spostati verso….
Terza tappa
La Basilica di San Nicola(ingresso gratuito) capolavoro dell’architettura romanica pugliese. San Nicola è una figura venerata sia dai cattolici che dagli ortodossi, il che rende Bari un punto di incontro tra le due tradizioni. La basilica è gestita dai Padri Domenicani. La storia della Basilica di San Nicola ha origine nell’anno 1087, quando un gruppo di marinai baresi rubò le reliquie di San Nicola dalla città di Myra, in Asia Minore (oggi in Turchia), per portarle a Bari e metterle al sicuro. Questo evento straordinario ha reso Bari un centro di pellegrinaggio cristiano di rilevanza internazionale, contribuendo a consolidare la posizione della città come “ponte” tra Oriente e Occidente. La costruzione della basilica iniziò subito dopo l’arrivo delle reliquie e, nel corso dei secoli, subì vari interventi architettonici che le conferirono l’aspetto attuale. Per maggiori informazioni potete visitare questo sito https://www.basilicasannicola.it/
Quarta tappa
Eccoci dirigerci verso il Fortino di Sant’Antonio situato lungo il Lungomare Imperatore Augusto. Uno dei motivi per cui il Fortino di Sant’Antonio è così popolare è la sua terrazza panoramica. Fu costruito tra il XVI e il XVII secolo con l’obiettivo di proteggere Bari dagli attacchi di pirati e flotte nemiche. Prende il nome dalla vicina Chiesa di Sant’Antonio Abate. Negli anni ’80, il fortino è stato ristrutturato e riqualificato, trasformandosi da edificio difensivo a spazio culturale e luogo di aggregazione pubblica. Oggi il Fortino ospita eventi, mostre d’arte e manifestazioni culturali. Non vi possiamo dare indicazioni sui prezzi d’ingresso(se ci sono) perché il giorno che siamo andati noi, era aperto a tutti liberamente. Però possiamo dirvi che per visitarlo ci abbiamo messo circa mezz’ora.
Quinta tappa
Continuando il nostro cammino siamo arrivati a Piazza Mercantile, una delle piazze più antiche e suggestive di Bari Vecchia, che racconta secoli di storia, cultura e tradizioni baresi. Situato a pochi passi dal lungomare, la piazza ha origini medievali e, per secoli, è stata il principale centro commerciale della città. Grazie alla sua posizione strategica vicino al porto, Piazza Mercantile divenne un nodo centrale per gli scambi commerciali, ospitando commercianti locali e stranieri che arrivavano via mare per scambiare beni e prodotti. Un elemento importante della piazza è la Colonna della Giustizia o Colonna Infame, una colonna marmorea sormontata da un leone di pietra, simbolo del potere civile. Questa colonna veniva utilizzata per punire i debitori insolventi, i quali venivano legati alla colonna come punizione. Vicino a Piazza Mercantile troviamo Piazza del Ferrarese una delle piazze principali di Bari Vecchia, situata proprio all’ingresso del centro storico e vicina al porto e al lungomare. È un luogo ricco di fascino, storia e vivacità, un punto d’incontro tra il passato antico della città e la vita moderna. Il nome della piazza deriva dal mercante di Ferrara, originario dell’Emilia-Romagna, che nel Seicento si stabilì in questa zona per il commercio. Questa piazza è stata, per secoli, un crocevia di scambi commerciali e culturali. Nella sua pavimentazione, ancora oggi visibili, ci sono tratti della via Appia Traiana, l’antica strada romana che collegava Benevento a Brindisi e che rappresentava uno dei principali collegamenti tra Roma e l’Oriente. Questo dettaglio archeologico affascinante racconta il ruolo strategico di Bari come punto di passaggio e collegamento. Situato in prossimità della piazza, troviamo il Museo Civico di Bari che ospita collezioni che raccontano la storia della città, dai tempi antichi fino all’epoca contemporanea. È una tappa interessante per chi vuole approfondire il passato di Bari e scoprire i reperti archeologici locali. Per mancanza di tempo noi non l’abbiamo visitato ma vi mettiamo il link di approfondimento https://www.museocivicobari.it/
Sesta tappa
Passiamo davanti a Teatro Petruzzelli fulcro della vita culturale barese che ospita spettacoli di ogni genere: opere liriche, concerti sinfonici, spettacoli di balletto e anche rappresentazioni teatrali. Si sono esibiti qui artisti di fama internazionale come Luciano Pavarotti, Rudolf Nureyev e Frank Sinatra . Nel 1991, un devastante incendio doloso distrusse completamente il teatro, riducendo in cenere gran parte della struttura e delle decorazioni interne. La perdita fu un duro colpo per la città e per anni il Petruzzelli rimase un simbolo di dolore e speranza. La popolazione barese e le istituzioni locali si mobilitarono affinché il teatro venisse ricostruito, ma la strada verso il restauro fu lunga e complessa. Finalmente, dopo anni di lavori e sforzi, il Teatro Petruzzelli venne riaperto nel 2009. Oggi, il Teatro Petruzzelli è sede della Fondazione Petruzzelli e Teatri di Bari.
Settima tappa
Eccoci sul bellissimo Lungomare di Bari caratterizzato da ampi spazi aperti, eleganti balaustre e una serie di lampioni in stile liberty che ancora oggi ornano il lungomare. Lungo il lungomare si trovano anche pescherecci, panchine e giardini; infatti, verso piazza Armando Diaz ci sono aree gioco per bambini ombreggiate da alberi e alcune panchine per godersi il panorama o l’atmosfera mentre i bambini giocano.
Purtroppo qui termina la nostra minivacanza perché è arrivato il momento di riconsegnare la nostra auto e prendere il nostro volo di ritorno. Ma vi chiederete…
Oggi non avete pranzato????
Siii!!!! Camminando ci siamo fermati da Mastro Ciccio per degustare i famosi panzerotti con il polpo e altre leccornie tipiche dello street food barese così da accontentare anche le nostre figlie(la media e la piccola).
Resoconto della vacanza e attrazioni mancanti
Questo breve ma intenso break ci ha arricchito la vista per i tanti paesaggi da cartolina, la nostra cultura per tutto ciò che abbiamo visitato, il palato per le buonissime leccornie locali, i muscoli per i tantissimi km fatti a piedi, etc etc etc.
Purtroppo non abbiamo potuto apprezzare di più queste “ chicche” visitate per mancanza di tempo o per il fatto che la visita non era agevole con bambini piccoli e passeggini; abbiamo dovuto tralasciare qualche attrazione ma, se voi avrete voglia di scoprire questi luoghi con più tempo rispetto a noi, sicuramente troverete tante altre bellissime cose da vedere come le Grotte di Castellana, Bari sotterranea, il parco Regionale della Murgia Materana(non adatto per bimbi piccoli o passeggini), Ponte Tibetano a Matera(non adatto per bimbi piccoli o passeggini) e tante altre bellezze.
COME ARRIVARE A BARI
Per arrivare a Bari ci sono diverse opzioni:
AEREO: l’aeroporto di si chiama Karol Wojtyla e si trova a circa 15 Km dal centro di Bari. Da qui, per raggiungere Bari centro ci sono diverse opzioni:
-l’auto a noleggio(da prendere direttamente in aeroporto)
-l’ autobus n°16 (soluzione molto economica ma ci mette più tempo delle altre soluzioni. https://www.amtab.it/it/ )
-il bus navetta(uno shuttle che effettua la tratta ogni ora circa e ha un buon prezzo; circa 4 euro a persona https://www.autoservizitempesta.it/ )
-il treno(in circa 20 minuti siete in centro ad un costo di circa 4 euro a persona. https://www.ferrovienordbarese.it/ )
-il taxi (abbastanza costoso)
AUTO: a seconda di dove abitate dovete calcolare se vi conviene questa soluzione in termini di costo/tempo e….bambini. Noi, per soli 5 giorni, abbiamo optato per AEREO + AUTO A NOLEGGIO.
TRENO: potete visionare ed eventualmente acquistare i biglietti direttamente da questo sito https://www.trenitalia.com/
PULLMAN: da alcune città, partono alcuni pullman che raggiungono Bari. Possono avere prezzi molto competitivi ma, per un viaggio con bambini piccoli non è l’ideale. Ecco il link https://www.flixbus.it/autobus/bari
COMBINAZIONE VOLO + AUTO A NOLEGGIO o TRENO + AUTO A NOLEGGIO o PULLMAN + AUTO A NOLEGGIO: questo è un elenco delle combinazioni migliori per poter fare un tour come abbiamo fatto noi, soprattutto quando si hanno bambini. Fare un tour affidandosi solo ai mezzi pubblici non è una scelta ottimale soprattutto in termini di gestione del tempo. Vi abbiamo messo tutte le casistiche perché ovviamente la scelta di come arrivare in Puglia è soggettiva e ogni persona deve far fronte alle proprie esigenze.
E allora che dite??? Iniziate a pianificare la vostra vacanza in Puglia più Matera…….
1)Scegliete se arrivare fino a Bari in auto, aereo o treno (nella sezione CONSIGLI UTILI vi abbiamo messo alcune dritte che ci hanno sempre permesso di risparmiare sui voli e troverete consigli generali) .
2)Se optate per l’aereo, pensate ad una buona assicurazione Bagaglio e Annullamento qualora reputate siano necessarie e non volete utilizzare quelle proposte dai siti delle compagnie aeree(andate alla sezione CONSIGLI UTILI per approfondire questo aspetto).
3) Scegliete la struttura(hotel o appartamento). Noi vi consigliamo di trovarla in una zona abbastanza comoda per raggiungere le varie località soprattutto se avete bambini e vi consigliamo la modalità appartamento o residence così da potervi organizzare da soli per eventuali pranzi al sacco o cene se tornate stanchi e non avete voglia di uscire di nuovo. In più, risparmierete diversi soldini!
4)Pensate a come vorrete spostarvi. ASSOLUTAMENTE CONSIGLIATO IL NOLEGGIO DI UN’AUTO così da avere la libertà di muovervi tra i vari paesi che visiterete. Oltretutto, i noleggi auto, se prenotati per tempo non hanno costi eccessivi per la Puglia.
5)Acquistate i biglietti delle attrazioni che vi interessano. Se avete già fatto il vostro programma visite, sicuramente potete acquistare da casa i biglietti delle attrazioni che andrete a visitare e magari potete acquistare i biglietti cumulativi di alcune attrazioni e risparmiare qualche euro.
6) Tour organizzati? Se volete approfondire le varie visite, gestire meglio le visite e affidarvi a persone esperte che vi possono dare delle nozioni in più rispetto a cosa andrete a visitare allora SIIIIII. Altrimenti, potete fare come noi e organizzare i vari tour in autonomia, magari approfondendo le varie località e punti turistici da casa e creandovi, sempre a casa anticipatamente, il vostro percorso visita(potete anche utilizzare il nostro se volete).
7)Dove mangiare senza spendere tanto? Nel nostro articolo, ci sono alcuni spunti su dove mangiare( e benissimoooo) o dove degustare qualche prelibatezza adatta ad ogni età ma non possiamo essere molto esaustivi perché spesso ci siamo affidati alla nostra cucinetta dell’appartamento.
8)Cosa possiamo fare con dei bambini? Nel nostro articolo, ci sono degli spunti su alcuni luoghi e/o attrazioni adatti a far trascorrere dei momenti di svago anche ai vostri bambini: soprattutto aeree verdi attrezzate con giochi , spiaggia e mare.
Per qualsiasi consiglio o suggerimento per noi, non esitate a scriverci. Buona vacanza Leo, Sabri e family